Talvolta è la stessa Autorità che, ricevuta la notizia di reato, si attiva svolgendo le indagini preliminari, che in taluni casi possono durare anche molto tempo, lasciando l’operatore sanitario in uno stato di profonda frustrazione, con ripercussioni all’interno del proprio contesto familiare e della propria attività professionale.
Negli ultimi anni i rischi connessi alla professione sanitaria sono diventati così elevati da non consentire più un atteggiamento trascurato delle dinamiche e, soprattutto, delle regole che presiedono i risvolti penalistici di un eventuale errore, realmente commesso o presunto che sia.
Trascurare i primi segnali di apertura di un procedimento penale può significare perdere molto terreno nella costruzione del migliore scenario difensivo, lasciando ampio spazio all’iniziativa altrui con ripercussioni che, al di là del devastante aspetto psicologico, potrebbero condurre a conseguenze pregiudizievoli, finanche di natura economica, per il sanitario che non si sia adeguatamente e tempestivamente tutelato fin dalle prime battute.
Fin dal primo atto giudiziale ricevuto, è quindi opportuno premunirsi di acquisire, con l’ausilio di un legale magari coadiuvato da un medico specialista, tutta la documentazione sanitaria di cui si è in possesso, acquisendo anche quella che fosse eventualmente nella disponibilità di terzi (inclusa la struttura presso la quale è stata svolta la prestazione incriminata), così da poter procedere ad un’esatta ricostruzione dei fatti avvenuti confidando nella maggiore freschezza del ricordo.
Sarà poi importante, già in questa fase, individuare le linee guida (elaborate da enti e società scientifiche iscritte all’Elenco depositato presso il Ministero della Salute e raccolte nel SNLG) effettivamente applicate nel trattamento effettuato ovvero, qualora difettino, le raccomandazioni predisposte dalla migliore scienza medica evidenziando, in caso di scostamento, le ragioni giustificatrici della diversa condotta attuata sulla scorta dei parametri clinici relativi al caso concreto.
Infine, sarà necessario acquisire la copia del modulo di consenso informato raccolto dal paziente, con relativa descrizione delle modalità di assunzione dello stesso e dei testimoni disponibili a confermare la comprensione delle informazioni rese al paziente.
Questo webinair ha dunque per obbiettivo primario proprio quello di aprire la strada, spesso complicata da eccessivi tecnicismi, ad una comprensione non soltanto del significato degli atti giudiziari tipicamente utilizzati nell’ambito delle varie fasi di un procedimento penale, ma soprattutto di fornire uno strumento agile e semplice per individuare, in ragione di ciò, i passi che si devono compiere per assumere la migliore strategia a tutela dei propri interessi, delineando fin da subito le aree di azione per fronteggiare adeguatamente le iniziative intraprese dalle Autorità competenti in caso di presunto fatto reato.